L'idea è nata con l'intenzione di fornire una valida alternativa alle cannucce di plastica (che, come ormai tutti sappiamo, si sono diffuse nell'ambiente a causa di comportamenti impropri e cattive pratiche di riciclaggio, che causano enormi problemi per ecosistema marino e terrestre): sebbene il mercato offrisse già diverse soluzioni, come cannucce di metallo riutilizzabili o cannucce di carta usa e getta (biodegradabili, ma non necessariamente ecologicamente sostenibili), l'esperienza dell'utente era ancora troppo lontana da quella osservata con le cannucce tradizionali, sottolineando (soprattutto agli occhi dei proprietari di ristoranti, che usano dozzine se non centinaia di cannucce ogni giorno), tutti i limiti di un prodotto che non potrebbe funzionare. I costi di acquisto e di esercizio troppo elevati per le cannucce di metallo e le prestazioni insoddisfacenti per le cannucce di carta hanno ancora trattenuto troppo gli acquirenti, quindi hanno preferito la plastica. Spinto dal desiderio di un futuro sostenibile e "privo di plastica", e ispirato all'intuizione di alcuni baristi che hanno iniziato a usare ziti nei loro edifici, una pasta tipica della tradizione culinaria del sud Italia con caratteristiche molto simili a quelle di un paglia, nel 2019 Gennaro Duello (fondatore di "Mister Straw") decide di studiare un nuovo prodotto che verrà introdotto sul mercato. L'intenzione era quella di adeguare i processi produttivi, creare un oggetto nato come una vera cannuccia e non solo cucinare la pasta che veniva utilizzata per uno scopo diverso da quello per cui era stata realizzata. A tal fine, sono state approvate alcune tecnologie di produzione specifiche, tra cui quelle del taglio LASER, che assicurano il raggiungimento di estremità pulite, lisce, prive di crepe o fessure che potrebbero mettere in pericolo le labbra dell'utente.